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martedì 19 ottobre 2010

Riflessione del Giorno

Martedì della XXIX settimana delle ferie del Tempo Ordinario : Lc 12,35-38

«Siate pronti, con le lucerne accese»

Cosa occorre fare per vincere la debolezza dell'anima? Ci sono due mezzi per questo: la preghiera e il distacco da sé. Il Signore Gesù ci raccomanda di vegliare. Occorre vegliare se vogliamo che il nostro cuore sia puro, ma occorre vegliare nella pace perché il nostro cuore venga toccato. Esso infatti può venire toccato da cose buone o da cose cattive,interiormente o esteriormente.

Dunque, occorre vegliare bene.

Di solito, l'ispirazione di Dio è una grazia discreta: non bisogna respingerla.
Se il nostro cuore non è attento, la grazia si ritira. L'ispirazione divina è molto precisa; come lo scrittore dirige la penna, così la grazia di Dio dirige l'anima.
Quindi, cerchiamo di raggiungere un più grande raccoglimento interiore.

Il Signore vuole che abbiamo il desiderio di amarlo. L'anima che resta vigilante si accorge che cade e che, da sola, non può riuscirci; per questo sente il bisogno della preghiera. La supplica è fondata sulla certezza che non possiamo fare nulla da soli, ma che Dio può tutto. La preghiera è necessaria per ottenere la luce e la forza.

Meditazione del giorno di San Massimiliano Kolbe (1894-1941), francescano, martire [Conferenza del 13/2/1941]